Ossessioni e compulsioni: il disturbo ossessivo compulsivo (DOC)

Le caratteristiche essenziali del Disturbo ossessivo-compulsivo sono le ossessioni e le compulsioni. Le prime causano profonda ansia o disagio mentre le seconde sono pensieri e/o azioni messe in atto per ignorare, sopprimere o neutralizzare le ossessioni.

Tra le manifestazioni più ricorrenti del DOC sono:

  • Dubbi di non aver compiuto una certa azione (di conseguenza, ripetizioni e controlli infiniti, ecc.)
  • Eccessiva paura dello sporco (lavaggi ripetuti delle mani, ad esempio)
  • Esagerata preoccupazione di ordine (allineare tutti gli oggetti presenti in casa, ecc.)
  • Paura di poter nuocere agli altri, o a sé stessi
  • Paura di impazzire

Il soggetto affetto da DOC spesso prova un’ansia gravissima conseguente al fatto che egli è consapevole dell’assurdità della situazione e, spesso, ne provi vergogna. La persona tende quindi a nascondere questa condizione cosicche’ può succedere che passino anni, anche decenni, dall’insorgenza del disturbo prima che cerchi un aiuto – si calcola, infatti, che in media passino 15 anni.Eppure, l’intervento psicologico è fondamentale perché si affrontino le situazioni prima che si aggravino.

Nello specifico, le ossessioni sono idee, pensieri, impulsi o immagini persistenti, eccessive, spiacevoli, assillanti, involontarie ma insopprimibili che causano ansia o disagio marcati. L’individuo sente che il contenuto delle ossessioni non sono sotto il proprio controllo e che non è il tipo di pensiero che si aspetterebbe di avere (sono egodistoniche).

Tra le ossessioni di più frequente riscontro vi sono:

  • Pensieri ripetitivi di contaminazione (ad esempio, di essere contaminati quando si stringe la mano a qualcuno)
  • Dubbi ripetibili (chiedersi se si è lasciata la porta aperta o se, guidando, ci si è comportati in modo tale da causare delle lesioni ad altri, ecc.)
  • La necessità di avere le cose in un certo ordine (profondo disagio quando gli oggetti sono in disordine o asimmetrici)
  • Impulsi aggressivi (come aggredire un figlio o gridare oscenità in chiesa)
  • Fantasie sessuali (ad esempio, ricorrenti immagini pornografiche)

La persona con ossessioni di solito cerca di ignorare/sopprimere tali pensieri o impulsi, oppure di neutralizzarli con altri pensieri o azioni (le compulsioni)

Per compulsioni si intendono comportamenti ripetitivi (lavarsi le mani, riordinare, controllare, ecc.) o azioni mentali (pregare, contare, ripetere mentalmente delle parole, ecc.) che, nella maggior parte dei casi, la persona si sente spinta a mettere in atto per prevenire o ridurre l’ansia o il disagio che accompagna un’ossessione o per prevenire qualche evento o situazione temuta. Ad esempio, un individuo con un’ossessione di contaminazione può ridurre il proprio disagio mentale lavandosi le mani finché la pelle non diventa ruvida; oppure una persona afflitta dall’ossessione di aver lasciato una porta aperta può essere spinta a controllare la porta a intervalli di pochi minuti.

In alcuni casi questi comportamenti ripetuti e irrefrenabili possono prendere la forma di veri e propri rituali, di azioni rigide e stereotipate che la persona mette in atto senza riuscire a spiegare perché lo stia facendo.

Le compulsioni sono chiaramente eccessive e non connesse in un modo realistico con ciò che sono designate a neutralizzare o prevenire.

Le compulsioni più comuni comprendono:

  • Lavarsi e pulirsi
  • Contare
  • Controllare
  • Richiedere o pretendere rassicurazioni
  • Ripetere azioni
  • Mettere in ordine

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